Noi siamo sempre quello
3 Gennaio 2024
che possiamo ancora diventare.
Ho visto Soul, il bel film di animazione della Pixar, originale in modo stupefacente, come quasi tutto quello che producono. La storia è questa. Un pianista jazz insegna in una scuola media e si sente frustrato perchè vorrebbe esibirsi in un gruppo di professionisti. Il giorno in cui il suo sogno si realizza e viene ingaggiato, ha un incidente e muore. E’ una morte che non può accettare e, sebbene spinto verso l’Aldilà, trova il modo per tornare in un mondo più vicino alla Terra. Chi mai vorrebbe morire quando ha realizzato la sua “scintilla”? Ma è proprio questa la tematica del film: non esiste alcuna scintilla. Il talento o la passione per qualcosa non sono poi così importanti. E allora cosa è importante?
Anche nel film di Bradley Cooper “Maestro“, si parla di un talento straordinario che distrugge chi ne è portatore e chi gli sta intorno per amore.
Vi siete chiesti chi ideò i più grandi monumenti della Roma antica? Il Colosseo? La Domus Aurea? Il Pantheon? Non si sa chi furono quei geni, perchè architetti e ingegneri erano considerati come operai solo con più alto livello di conoscenze e il loro talento era al servizio di chi comandava al momento. I Romani erano saggi, gente pratica che aveva conquistato il mondo.
Il talento è solo il riflesso di uno specchio rotto che cade sparando mille riflessi ovunque.
Ma allora che cosa devo fare per formarmi un giudizio su ciò che ho vissuto? Se guardo il passato vedo grandi movimenti tettonici, spazi siderali con crepe, voragini , spigoli di cui non so più niente e che di sicuro contenevano la motivazione di quello che accadde dopo. Momenti straordinariamente importanti e dimenticati, crisi esistenziali che alludevano al futuro, lo preparavano e forgiavano.
Non inseguire la scintilla!
Noi siamo sempre quello che possiamo ancora diventare.
E non riguardo al lavoro (che stupidamente sembra connotarci agli occhi degli altri) ma a quello che è la nostra vera essenza, ovvero un corso d’acqua che ne incontra altri, si unisce, si mescola per poi riprendere la propria strada. E da questo movimento si ha una specie di risveglio, il passato prende luce e investe il presente facendo nascere nuovi scopi, decisioni e obiettivi.
A volte la vita mi è sembrata divisa in due parti: prima e dopo i figli.
C’è un buco nel quale sono caduta, giù nel buio profondo della depressione. Ero in una situazione complicatissima che non ho mai imparato a gestire nel modo giusto, ammesso che esista.
Poi sono risalita, graffiata e sporca ancora di condizionamenti e sensi di colpa. Quando mi sono guardata intorno tutto era cambiato e quel modo di vivere che amavo, senza freni e responsabilità, era perso per sempre. Eppure… fu in quel momento che presi coscienza della mia biografia nella storia sociale e politica del mondo e non solo nel vivere senza pensare al domani.
Di questo varrà la pena parlare ancora in futuro.
Ricordate il film Shine? Una storia vera.
Ma anche in quel caso la scintilla, il meraviglioso talento pianistico, ha portato l’io del protagonista a vincere ben altri ostacoli e a illuminare la vita di molti.
Credo che sia vero: la scintilla non conta niente, spesso è un ostacolo.
E’ un argomento infinito, fatemi sapere cosa ne pensate.